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FORNO INDUSTRIALE DI TEMPERA CHIMICA DEL VETRO

Ctm Srl, presente nel settore del vetro da molti anni, propone il suo impianto per il trattamento di “tempera chimica del vetro”. Questo si svolge a temperature che non provocano la minima distorsione.


PROCESSO
I vetri caricati in un apposito cestello vengono prima pre riscaldati in una campana termoregolata che si muove su appositi binari e poi  immersi in un bagno di sali fusi a circa 450° C dove avviene lo scambio ionico. Ioni più piccoli (contenuti nel vetro), si scambiano con ioni più grandi (contenuti nel sale).
Il maggior volume di questi ultimi comprime lo strato superficiale del vetro aumentando la sua resistenza. Le differenze di spessore non influenzano il risultato.
Gli strati interni del vetro non partecipano allo scambio, che interessa solo uno strato superficiale di spessore uniforme.
Terminato il processo di tempera che dura dalle 16 alle 36  ore, il vetro viene riportato nella campana per le fasi di raffreddamento controllato, traslato nella zona di scarico e portato nella zona di lavaggio con acqua per eliminare i residui di sale.


VANTAGGI

• Assenza di distorsioni ottiche.
• Nessun rischio di rottura spontanea dopo la tempera.
• Semplicità di applicazione del trattamento.
• Vetri aventi, forma, spessore e colori diversi, si temperano simultaneamente nello stesso bagno.
• La ripetitività dei risultati è eccellente: i vetri si possono garantire «resistenti all'urto».
• Si possono temperare  vetri con spessore inferiore ai 2 mm.
• I vetri temperati chimicamente possono essere ritoccati alla mola senza alcun rischio di rottura.
• La perdita di resistenza che ne deriva può essere ripristinata con un ciclo di tempera rapida.
• Resistenza delle superfici all’ossidazione ed al calcare.

CARATTERISTICHE
La Tempera Chimica del Vetro, si ottiene immergendo i vetri da trattare in un bagno di sali fusi di potassio a temperature superiori ai 400°C, producendo uno scambio tra gli ioni di sodio (Na+) presenti sulla superficie del vetro e gli ioni di potassio (K+) contenuti nel sale. Lo scambio di ioni di potassio (K+) con dimensioni superiori, al posto degli ioni di sodio (Na+), aventi diametro inferiore, determina l’instaurarsi di sollecitazioni di compressione sulla superficie e sui bordi della lastra. Queste forze sono compensate da tensioni di trazione presenti nella parte interna del vetro. Infatti, il vetro temperato chimicamente ha tensioni superficiali superiori e tensioni in profondità inferiori, rispetto al vetro temperato termicamente: la tensione superficiale che si ottiene nel caso del vetro temperato chimicamente comporta quindi un notevole aumento della resistenza a flessione, uno dei vantaggi principali di tale prodotto. Le proprietà di resistenza meccanica alla flessione di un vetro temperato chimicamente sono superiori alla tempera termica. Questo  processo produttivo aumenta anche la resistenza agli urti: un vetro temperato termicamente ha una resistenza all’urto, con sfera di acciaio, superiore di circa due volte quella di un vetro normale, la resistenza di un vetro temperato chimicamente, arriva a superare di ben 5 volte quella di un vetro normale.

PERCHE’
La Tempera Chimica diventa necessaria nelle seguenti situazioni:

• quando lo spessore del vetro da temperare è 3 mm o inferiore (processo IMPOSSIBILE con la tempera termica);
• quando vogliamo ottenere una RESISTENZA MECCANICA SUPERIORE alla tempera termica SU OGNI SPESSORE E COLORE;
• quando abbiamo necessità di mantenere ottimi requisiti ottici;
• quando vogliamo ottenere vetri curvi temperati di ogni forma, spessore e colore;
• quando vogliamo ottenere maggiore resistenza all’OSSIDAZIONE ed una azione ANTICALCARE delle superfici.

Per le sue particolari forme di irrobustimento il vetro temperato chimicamente deve essere stratificato per garantirne la conformità agli standard di sicurezza.